
L'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.
Dettaglio del libro
Titolo del libro: L'ombra dello scorpione (The stand) PDF
Categoria del libro: Libri,Letteratura e narrativa,Narrativa di genere
Editore=Bompiani (12 luglio 2017)
Collana=Tascabili narrativa
ISBN-10=8845294978
Dopo aver terminato la lettura di "IT", ho deciso - anche chiedendo consiglio ai fan di King - di buttarmi su questo libro, nella speranza di ritrovarvi lo stesso mordente. King sa scrivere e, soprattutto, potrebbe scrivere di qualsiasi cosa: anche se stesse lì a raccontarti il funzionamento di un frullatore tu ne saresti rapito, perché ha il dono dell'affabulazione, da vero conteur. E "L'ombra dello scorpione" è, indubbiamente, un capolavoro di abilità stilistica, perché ti tira dentro il mondo della narrazione e ti ci tiene avvinghiato, anche in maniera angosciante, compulsiva.Eppure, la narrazione si fa difettosa in più punti: trattandosi della 'director's cut', ci sono pagine e pagine che, francamente, lasciano un po' il tempo che trovano (si pensi al Libro Secondo e tutti gli estenuanti "Verbali del Comitato"); così come l'affastellamento dei personaggi, che rende la vicenda ancor più fumosa. La trama, poi, mi è sembrata un tantino inconcludente, per non parlare poi del finale, sbrigativo e un po' tirato via. E' come se King, a un certo punto non avesse saputo più cosa inventarsi. Insomma, troppe virate di 'genere' (post-apocalittico, distopico, fantascienza), per un libro che non riesce a far pace con sé stesso. Ed è un vero peccato!
Considerando il momento storico in cui King ha scritto questo libro, trovo che fosse straordinariamente avanti. D'altro canto, penso che certe tematiche siano assolutamente ricorrenti nella storia della letteratura e questo volume non fa testo: alla base di tutto, vi è lo scontro tra "bene" e "male", tra fede e scetticismo, tra protagonista buono e la sua nemesi; altro tema che forse ripesca da fonti antiche e a cui si ispira (mi viene in mente la celeberrima peste di Atene ma non vorrei esagerare in questa personalissima considerazione), è quello della "disgrazia" della pandemia quale perdita di qualsivoglia civiltà e convenzione sociale. A King non è mancata la sua proverbiale capacità di scandagliare la mente e l'animo umani, il libro, benchè molto lungo, si legge scorrevolmente senza pesantezza. Proprio perchè versione integrale, mi sarei forse aspettata un finale con maggiori approfondimenti riguardo la sorte di alcuni personaggi, sia pure considerando che si intuisce, e spiegazioni sul perchè di alcune cose. Spesso il Re risulta troppo affrettato e semplicistico nelle conclusioni dei suoi romanzi, ma forse è proprio per lasciare al lettore la possibilità di trarre le sue conclusioni senza forzature.Non deve mancare nella collezione del Suo lettore fedele.
Ho amato particolarmente questo romanzo di Stephen King! Non mi soffermo sulla trama perché è possibile leggerla anche altrove, dirò soltanto le mie impressioni. Il primo aspetto da considerare riguarda la lunghezza del libro: circa 1000 pagine, che nella prima versione non erano tante a causa dei tagli effettuati dalla casa editrice. Negli anni successivi King decise di stampare la versione integrale, il cui titolo originale è "The Stand", reintroducendo le parti inizialmente mancanti. L'opera si può considerare divisa in 3 parti: la prima è di stampo post apocalittico, con la morte del 99% della popolazione a causa di un virus influenzale letale creato in laboratorio; la seconda parte, in cui si riuniscono i gruppi di superstiti e si ha l'inizio della costituzione di una nuova società e infine la terza parte che è quella in cui si ha la sfida tra Bene e Male e in cui la storia assume un carattere maggiormente mistico e religioso. La lettura inizialmente procede in maniera lenta ma diventa sempre più difficile staccarsi dal libro quando la storia inizia finalmente ad entrare nel vivo delle situazioni. I personaggi sono caratterizzati benissimo ed è impossibile non affezionarsi ad alcuni di loro. Le riflessioni sulla sociologia sono più che mai attuali e geniali, con un'analisi delle società che ho trovato a dir poco perfetta e condivisibile. La contrapposizione tra Bene e Male e il viaggio di pochi eletti per la salvezza di tutti mi hanno ricordato per certi versi "Il Signore degli anelli". A differenza della maggior parte delle opere di King è presente in questo caso infatti l'elemento religioso, che personalmente ho apprezzato. Ne consiglio la lettura!
Questa edizione è quella estesa degli anni 90 (la director's cut).La suspence della strage iniziale è incessante, con un notevole rallentamento nella sezione successiva, in cui si approfondiscono i personaggi cardine della vicenda, fino ad una fase finale assolutamente imprevedibile.Fa parte del grande universo della Torre Nera, in particolare qui fa la sua prima comparsa il misterioso e demoniaco Flagg.
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